Trent’anni dopo l’uscita di La Haine (L’Odio), il film diretto da Mathieu Kassovitz che nel 1995 ha raccontato con forza la rabbia e l’alienazione delle banlieue parigine, il giovane artista AVEN sceglie di partire proprio da quell’immaginario per dare forma al suo primo progetto discografico ufficiale.
L’ODIO EP, disponibile dal 30 maggio su tutte le piattaforme digitali, è un lavoro che nasce dall’urgenza di raccontare una condizione personale e collettiva, radicata nel contesto delle periferie italiane.
Il riferimento al film non è solo estetico, ma profondo. AVEN riprende l’impatto crudo e diretto di La Haine e lo rielabora attraverso il proprio vissuto.
Le province italiane diventano lo sfondo di un racconto che parla di esclusione, di frustrazione, ma anche di resistenza quotidiana. In questo scenario, l’artista non cerca scorciatoie né consolazioni, ma affronta con lucidità i temi della rabbia, dell’identità e del bisogno di riscatto.
L’ODIO EP è il risultato di un processo lungo, riflessivo, iniziato ben prima delle registrazioni. AVEN ha scelto di non affrettare i tempi, ma di attendere che le parole, i suoni e i significati trovassero la loro forma naturale. L’EP diventa così il punto d’arrivo di una fase esistenziale e, insieme, l’inizio di un percorso artistico fondato sull’autenticità.
I sei brani – L’Atterraggio, L’Odio, Il Mondo è Nostro, Sirene, Rivalsa, Figlio dell’Odio – sono tappe di un viaggio personale che attraversa il disagio, il senso di esclusione, la memoria degli errori, ma anche la ricerca di un’identità consapevole. Non c’è spazio per la retorica del successo a ogni costo: AVEN racconta piuttosto i vuoti, le contraddizioni, la fatica del crescere in un contesto spesso privo di opportunità.
Accanto a lui, nella costruzione del progetto, ci sono Federico Villa, in arte Tex Willa, beatmaker e produttore musicale dell’EP, e Steve Abate, co-produttore e manager, figura centrale nello sviluppo artistico. Il lavoro visivo, che accompagna l’uscita del disco, porta la firma di Federico Riboldi per la fotografia e di Miran Pinarbasi per la regia dei videoclip pubblicati su YouTube.
Con L’ODIO EP, AVEN non si limita a citare un film simbolo del disagio giovanile: ne raccoglie lo spirito per portarlo dentro una nuova geografia, quella delle periferie italiane di oggi. Il risultato è un esordio maturo, coerente, che si distingue per la sincerità del racconto e per la capacità di trasformare un riferimento cinematografico in una narrazione musicale personale e attuale.